LA PUBALGIA, DA COSA è DOVUTA E come TRATTARLA

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Il dolore all’inguine può essere dovuto ad uno stiramento degli adduttori, comune tra gli atleti che praticano sport con movimenti dell’anca ripetitivi e intensi.

L’hockey su ghiaccio e il calcio sono stati identificati come sport con un’elevata prevalenza di infortuni all’inguine a causa dello stress intenso durante il gesto tecnico.
Gli infortuni all’inguine rappresentano il 14-19% di tutti gli infortuni nelle squadre di calcio maschili e il 2-14% in quelle femminili.

Il dolore all’inguine è generalmente considerato difficile da diagnosticare e gestire.
In una revisione sistematica sul trattamento del dolore all’inguine, sono stati utilizzati 33 diversi termini diagnostici per descrivere il dolore all’inguine. La scarsa comprensione della patologia sottostante ha creato confusione riguardo alla diagnosi e alla terminologia.
Tuttavia, nel novembre 2014, si è tenuto a Doha, in Qatar, un incontro per affrontare il problema sulla terminologia e le definizioni del dolore all’inguine negli atleti.

VALUTAZIONE

L’incontro di Doha ha concordato tre voci per classificare il dolore all’inguine degli atleti.

Entità cliniche per il dolore all’inguine:

  1.  correlato agli adduttori
  2.  correlato all’Ileopsoas
  3. correlato all’inguine:
  • Dolore all’inguine correlato al pube
  • Dolore all’inguine correlato all’anca
  • Altre cause di dolore all’inguine negli atleti

Uno studio di Thorborg et al. (2018) ha fornito una linea guida per l’esame degli atleti con dolore all’inguine. La linea guida  fornisce una valutazione completa per l’esame dell’intera regione dell’inguine e dell’articolazione dell’anca di un atleta con dolore all’inguine ed  molto utile per capire in fase iniziale quale struttura può essere responsabile del problema. Quando sono state escluse patologie gravi e altre diagnosi differenziali, la diagnosi può essere fatta utilizzando le linee guida dell’accordo di Doha per classificare la lesione in una delle quattro entità cliniche.
Una volta identificato, tramite i test, il tessuto o l’articolazione che crea il dolore si definisce il programma riabilitativo piu’ adatto.

TRATTAMENTO delle lesioni muscolari

L’obiettivo principale del programma di trattamento è ridurre al minimo gli effetti dell’immobilizzazione, riacquistare l’intero range di movimento e ripristinare la piena forza muscolare, resistenza e coordinazione. Pertanto nella fase iniziale si consigliano stampelle, applicazioni locali di ghiaccio e farmaci antinfiammatori (se consigliati dal medico). Gli esercizi di solito si iniziano presto, ma l’allenamento dovrebbe essere eseguito entro i limiti del dolore con attente contrazioni isometriche contro resistenza.
Dopo la fase iniziale gli esercizi vengono eseguiti in un range di movimento senza dolore e non dovrebbe verificarsi un aumento del dolore dopo l’attività.
Con il progredire della riabilitazione, può essere ammesso un lieve dolore durante l’esercizio, ma dovrebbe diminuire immediatamente dopo la cessazione dell’allenamento.
Una volta raggiunta l’intero range di movimento, si comincerà ad aumentare i carichi e si inizieranno esercizi sport specifici fino ad un graduale ritorno all’attività sportiva.

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